3

LE ISCRIZIONI ALLA FORMAZIONE SONO APERTE TUTTO L’ANNO SCOLASTICO

La “Scuola di Luca” è nata quale risposta all’esigenza di alcune persone che operavano nel settore sociale, educativo, sanitario e riabilitativo che coltivavano una forma d’arte ed erano motivate a promuovere un’ attività di studio e di ricerca nel campo dell’igiene sociale, della prevenzione, della salutogenesi e della Arteterapia individuale.

L’esperienza fiorentina, iniziata dall’incontro della
pittrice Fiorenza de Angelis con il dott. Robert Gorter, medico antroposofo e immunologo, propone un metodo originale di pratica artistica e di formazione in Arteterapia.
L’arte esprime il sensibile in forma ideale, porta a manifestazione l’invisibile: è ritenuto essenziale il contributo che l’arte può dare alla ricerca della verità.

La
pittura è lo strumento principale nel lavoro di formazione dell’Arteterapeuta; approfondiamo l’essenza del colore; la tecnica ne consegue.
Una biografia viene riconosciuta come l’immagine di una individualità spirituale impegnata in una prospettiva evolutiva: le difficoltà esistenziali e il loro superamento assumono in tal modo il connotato di opportunità e prove su un percorso di coscienza.

La
“Scuola di Luca” accompagna da un lato la formazione artistica di chi frequenta, perchè lavorare in quest’ambito significa essere artista, nel senso del rinnovare continuamente e plasticamente la propria immagine del cliente, e insieme incoraggia e sostiene la sua autoeducazione anche attraverso la meditazione, la gestione dei sentimenti di onnipotenza e di impotenza, di simpatia e antipatia, di giusto coinvolgimento e giusto distacco.

La professionalità si fonda sulla conoscenza del materiale, dei processi e delle leggi del linguaggio artistico e in ugual misura sullo sviluppo attento e permanente delle qualità di ascolto, empatia, umiltà, coraggio.

La formazione si basa sulla pittura, ma anche attraverso uno studio delle altre arti, si intende porre le basi per quella collaborazione tra le varie discipline che è essenziale agli effetti della comprensione della persona e del raggiungimento del suo riequilibrio. Tale collaborazione, che richiede un lavoro di “équipe” tra tutte le figure che operano con persone in situazione di disagio esistenziale e/o psichico, è già in atto nelle strutture ospedaliere e cliniche antroposofiche in altri paesi, mentre molto più diffusa tra noi è la collaborazione tra i professionisti a livello personale.